Bianco come Dio – Nicolò Govoni

ascolto, empatia, gestione delle emozioni
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Lo scorso Natale entro in libreria, e mentre sbircio tra le nuove copertine, mi imbatto in Bianco come Dio. Lo apro, e cosa trovo?! Una dedica: “A chiunque tu sia, grazie!” Nicolò parlava a me. Proprio a me! Mi sono sentita letteralmente trascinare dentro il testo. Risucchiata. È stato impossibile non leggere immediatamente di cosa trattava. Lo compro! Lo divoro!
Non potevo onorare meglio le mie festività natalizie. Ve lo consiglio di cuore, anche come regalo per questo anno!

Bianco come Dio, libro d’esordio di Nicolò Govoni, racconta la sua storia di ragazzo ventenne che fa una scelta radicale per la sua vita. La scelta meno comoda.
Partire per l’India, prima come voluntarista, come lui stesso definisce chi è alla ricerca di sé stesso. Poi come volontario e decide di fermarsi, 4 anni, in un orfanotrofio, aiutando concretamente i bambini che si trovano lì. “Partire è stata una buona scelta, tornare è stata una scelta migliore, ma la scelta più importante è restare”. Questo l’incipit di Bianco come Dio.

A volte pensiamo, da adulti, che i giovani di oggi siano privi di valori, vuoti, superficiali, che non abbiano più regole. Improvvisamente ci imbattiamo, invece, in giovani come Nicolò che ci fanno letteralmente ricredere. Dimostrano responsabilità, sensibilità, empatia, spirito di sacrificio, determinazione, resilienza, ottimismo, gratitudine.
“Non avevo mai pensato che qualche bambino, in qualche parte del mondo, potesse vedermi Bianco come Dio. E quindi molto distante da lui. Pensavo che mi avrebbero amato semplicemente perché europeo. Mi sbagliavo. Il colore della mia pelle, a cui non avevo mai dato grande importanza, era un simbolo di privilegio, un motivo di immediata ammirazione. E per questo significava anche distanza e separazione”.
Nicolò non si fa fermare dalle difficoltà, che puntualmente arrivano.

Bianco come Dio è pieno di indicazioni preziose per la nostra vita, se le sappiamo scovare. Ci dà mille dritte su come vivere una vita degna di esser vissuta. Ricca di quei sani valori di cui spesso parliamo, e che tanto ci mancano in questo nuovo millennio.
Resilienza
Imparare a vivere in modo più funzionale l’errore, come apprendimento e non come fallimento. Nicolò non teme di fare errori, né si scoraggia (e se lo fa reagisce immediatamente), forte dell’incitamento del padre: cerca di fare errori migliori dei miei! Di fronte ai momenti difficili che attraversa si dice: È solo una brutta giornata, questa, non una brutta vita.

 

“Le difficoltà spesso preparano una persona ordinaria ad un destino straordinario”
(Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero)

 

Credere in un mondo migliore
“Se ti dicono che il mondo è sbagliato e non puoi fare nulla per aggiustarlo, hai due possibilità.
Ti rassegni a vivere una vita che non è la tua, con il dubbio di sprecare tempo prezioso.
O ti rimbocchi le maniche e provi a migliorare le cose, un bambino alla volta.”
Non dobbiamo pensare di compiere opere clamorose, è con i piccoli gesti, costanti, quotidiani, che si migliora il mondo. Almeno il mondo di qualcuno. Come diceva Santa Madre Teresa di Calcutta, ciò che facciamo è una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.
In Bianco come Dio Nicolò ci suggerisce un ottimo regalo per Natale, e Natale è sempre.

 

“La consapevolezza che fare ciò che ami è il modo migliore di celebrare la vita”.

 

 

Leggendo queste pagine comprendiamo che non dobbiamo chiederci cosa fare della nostra vita, ma: Chi siamo? Chi vogliamo diventare? Queste sono le domande che ci definiranno.
Nicolò guida tutti noi a capire che per definire le nostre vite in primis dobbiamo ascoltare il nostro cuore, definire le nostre passioni, i nostri talenti. Perseguire un nostro personalissimo obiettivo “nobile”, che poco ha a che fare con obiettivi commerciali. È qualcosa di più alto. Di diverso.

Faccio mie le sue parole e dico a tutti coloro che si soffermeranno su queste righe: “Fai in modo che ogni tua decisione ti porti un passo più vicino al tuo obiettivo finale. Sentiti soddisfatto perché sai di costruire qualcosa”. Impegniamoci per diventare la migliore versione possibile di noi stessi.
Noi non diventiamo chi vogliamo essere: noi diventiamo chi crediamo di essere!
Pensiamo cosa possiamo fare noi nelle nostre vite per lasciare il mondo, se non un posto migliore di come l’abbiamo trovato, almeno non peggiore. È un nostro dovere morale verso le generazioni che seguiranno.

 

Empatia
“Un giorno son diventato loro, come mi hai insegnato”. Mettersi nei panni degli altri è l’unica via per capire veramente. Ascoltare con il cuore, per cogliere anche le cose non dette, che spesso sono le più importanti.
Questa è l’umanità che mi piace ed in cui credo.
Se ci fossero più persone così, il mondo sarebbe davvero un posto migliore in cui vivere.

 

Allenare l’ottimismo

“L’oscurità non può scacciare l’oscurità: solo la luce può farlo.
L’odio non può scacciare l’odio: solo l’amore può farlo.”
Martin Luther King

 

di Federica Ferrante

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Ascolto, Empatia, Gestioni delle emozioni
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determinazione, empatia, gratitudine, ottimismo, resilienza, responsabilità, sensibilità, spirito di sacrificio